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domenica 8 agosto 2010

E la Festa Medievale è finita. Arrivederci al prossimo anno

Così come l'anno scorso, anche quest'anno la Festa Medievale è finita e non resta che rivederci l'anno prossimo.
Diciamo grazie ai commercianti che hanno ancora una volta finanziata la festa con oltre 5000 euro e ai volontari della Pro Loco per l'immenso sforzo organizzativo.
Ad occhio e croce, tenuto conto della massiccia presenza di gruppi locali, direi che la festa è costata meno di 8000 euro; quindi considerando i 5000 euro offerti dai commercianti, 1500 euro ricavati dalla lotteria, l'immenso sforzo economico dell'Amministrazione Comunale quantificato in 1000 euro (o max 2000), il guadagno dalla vendita di panini e bibite quantificati, in relazione a non più di 3500 persone presenti complessivamente nelle due serate, in almeno 3500 euro, possiamo affermare che l'anno prossimo si potrà contare con un attivo di almeno 2000 euro. La mia è una stastica di massima, ma non penso di discostarmi troppo dalla realtà, ma ben vengano correzioni e suggerimenti.
Prima di continuare ritengo che si debba ancora fare un applauso agli organizzatori, ringraziarli per il lavoro svolto senza retribuizione e invitarli a fare sempre meglio!
Però, come sempre, ora tutto tace. Purtroppo questo silenzio è impressionante e lascia spazio a tante fantasiose ideee. Ora, come nel 2010, tutta tace; tutto tace per un anno circa; poi in primavera il rivesglio con il grido "Alle pulizie" e con le solite manifestazioni di "affetto" nei confronti di chi non partecipa, poi la raccolta dei finanziamenti per la nuova festa. E così di anno in anno fino a quando il castello non sarà più visibile e il borgo distrutto e cementificato con l'aggiunta di belle pale eoliche per produrre un po' di energia.
Così sarà nel 2100 e tutti noi, ancora ben vivi e vegeti, a commentare a bocca aperta: << Dov'è finito il nostro borgo medievale?>>
Per questo motivo vi invito, ancora una volta, a pensare e progettare il cambiamento, partendo da quanto di buono è già stato fatto; io credo che solo un drastico cambiamento può fare diventare il nostro  borgo medievale un polo turistico per almeno 4 mesi all'anno.
Per farlo vi è bisogno di gente capace e soprattutto di gente cosciente dei propri limiti, vi è bisogno dell'impegno fondamentale dell'Amministrazione Comunale, vi è bisogno di tutti i volontari che fino ad ora hanno gestito la festa, perchè la base da cui partire è il loro lavoro e i primi attori sono proprio i volontari che con il loro impegno hanno raggiunto la IX edizione della festa. L'esperienza dei volontari è insostituibile, così come quella di uno scenografo di grande esperienza (un aiuto regista), di un architetto del livello di Renzo Piano, di un esperto di marketing (economista di grande esperienza), di un esperto del settore turistico per far arrivare turisti da più parti d'Italia e del mondo; occorrono almeno 5 anni per un progetto di tal genere, occorrono i finanziamenti dei privati e della comunità europea. Non siamo tenuti a imbarcarci in una tale impresa, è solo una questione di scelta: aspettare l'arrivo delle pale eoliche al posto del castello, o cercare di trasformarlo nella nostra industria turistica.

I capitali dei privati possono arrivare solo se è possibile investire, ossia guadagnare, altrimenti bisogna rassegnarsi ai 50, 100 euro offerti dai commercianti per il piacere che loro stessi hanno di partecipare alla festa e non già come un costo di un investimento pubblicitario. Si può lavorare sul borgo solo se si ha la possibilità di guadagnare, altrimenti bisogna limitarsi alle poche azioni del volontariato, che per definizione svolge lavoro gratuito, sebbene di alta qualità.
Gli esperti servono, altrimenti si rischia di fare il classico papocchio (pasticcio) di presentare abiti rinascimentali in una festa medievale, piatti locali per piatti tipici del medioevo, denominare luoghi e fiere con nomi di fantasia e non legati alla nostra storia e forse mai esistiti. Altrimenti si rischia di incalanare la festa nella sfera della monotonia del déjà vu attirando sempre meno turisti.
L'Amministrazione Comunale ha un ruolo centrale in tutto questo, serve per ristrutturare il borgo in modo innovativo recuperando tutti gli spazi possibili e non soltando piazzando impalcature oscene.
A mio avviso, ma studio i casi europei, il castello va ricostruito pietra per pietra, altro che lasciarlo così come si trova ora.
Servono poi tutti i vairanesi sia come forza lavorativa che per indicare nuove idee e possibilità di business. Chi non serve? Sono i politicanti dell'ultima ora...
Arrivederci al prossimo anno.

martedì 3 agosto 2010

L'immondizia, la politica e noi vairanesi

La televisione ci racconta che la città di Napoli è stata liberata dall'immondizia. Forse è vero, forse è stata solo spostata in altre strade, in strade e paesi di periferia. Sicuramente una parte è stata eliminata.
A Vairano il problema immondizia non si è sentito, o quasi. Noi facciamo la differenziata!
Senza stare troppo a girarci intorno, io invece voglio segnalare alcuni nuovi punti discariche che ultimamente si sono creati, spontaneamente, e senza spirito di aggregazione.
Un punto discarica, ove tutti ovviamente possono andare a scaricare la propria immondizia, è ubicato in località Fontanelle, prima del ponte a circa 50 metri dallo stop sulla Strata Statale 85 (Venafrana).
E' un bel punto discarica, merita qualche foto, e vi si può trovare un po' di tutto, anche qualche materasso.
Un secondo punto discarica invece è localizzato all'ingresso di Via Fontanelle, vicino al raccoglitore del vetro, che circondato da belle buste nere e vari rottami fa bella mostra a mo' di opera d'arte degna del Museo di arte moderna Guggenheim di Bilbao. L'autore non è noto, io direi che bisogna ritenerlo opera di autori sconosciuti.
Insomma Via Fontanelle, così chiamata per la presenza nel passato di tante sorgenti naturali, oggi è contrassegnata all'inizio e alla fine da due belle opere d'arte moderna con soggetto: "Rifiuti".
Dobbiamo ringraziare gli autori in primis, poi gli spazzini. Si chiamano così o hanno cambiato ancora nome? Tanti sinonimi per designare sempre e soltanto lo stesso mestiere; mi sembra un po' ridicolo chiamarli prima netturbini, poi operatori ecologici e forse tra non molto operatori dell'invisibile e pertanto continuerò a chiamarli spazzini e non operatori ecologici. Operatori ecologici suona bene, ma non corrisponde poi ad operatori che hanno a cuore l'ecologia e quindi impegnati nella raccolta dei rifiuti con un minimo di attenzione per l'ambiente; quel minimo di attenzione che permetterebbe loro di vedere l'immondizia lungo il tragitto e raccoglierla senza troppo sottostare a ferrei dettati di servizio o a precisi ed imposti ruoli sindacali.
Se così non fosse avrebbero almeno visto il televisore nel fosso di fronte al vecchio macello comunale e tutta l'immondizia sparsa lungo la strada a mo' d'opera d'arte, prontamente fotografata. Questo è il terzo punto discarica, ma ve ne sono altri: Via Pizzimonte, un luogo riservato agli artisti della "munnezza";  la trasversa a senso unico che da Via Patenara conduce alle scuole elementari di Vairano Scalo, anch'essa arricchita di immondizia lasciata in ordine sparso.
Insomma, gli spazzini lasciano molto a desiderare. Ma sono pur sempre gli spazzini, il braccio non la mente.
Ma chi è la mente? Chi dovrebbe dare ordini precisi? Chi dovrebbe vedere e non vede?
Per tutta una serie di motivi semplifico dicendo che il Sindaco dovrebbe vedere e per estensione tutta l'Amministrazione Comunale - Vi riservo qui la maiuscola e nel prosieguo la minuscola come una sorta di piccola punizione virtuale! -. Non credo di sbagliare, perché il sindaco comanda. Il sindaco, prima di diventarlo, ci ha chiesto di eleggerlo per migliorare Vairano. Il sindaco non è stato imposto da qualcuno, il sindaco è stato votato spontaneamente dai vairanesi (me compreso).
<<Ummhhh... Mi sa che sto facendo politica nel modo che rifiuto categoricamente. Urge una precisazione!>>
Chi dovrei ritenere responsabile io libero cittadino vairanese se non il Sindaco, ops, sindaco? Chi dovrei ritenere responsabile io cittadino vairanese che parla solo per se stesso e per nessuno partito politico costituito, precostituito o da costituire?
Chi dovrei ritenere responsabile io cittadino vairanese mai candidato, e mai candidato in futuro con l'attuale modo di far politica a blocchi forzati e falsati?
Ho riflettuto un bel po' e la risposta è sempre la stessa. Il sindaco è responsabile. Il ruolo di sindaco, da chiunque rivestito, impone di vedere e di far pulire. Il sindaco vede le strade piene di buche e le fa ripristinare. Fa bene, nonostante le coincidenze religiose. Fa bene perchè la strada è un bene comune.
Insomma il sindaco, non la persona che gioca il ruolo di sindaco, è responsabile di quello che accade, o meglio di quello che non accade. Certamente un sindaco non è un addetto del consorzio dell'acqua, certamente un sindaco non è il caposquadra degli spazzini, certamente un sindaco non è una guida occasionale sul borgo medievale, certamente il sindaco non è tenuto a rilasciare interviste, certamente il sindaco non è onnipresente, come il dio dei cristiani, e non può stare in ogni dove nel momento del bisogno. Sicuramente un sindaco non è superman!
Ma un sindaco è tenuto ad agire come il buon padre di famiglia per il bene della comunità che ha chiesto di comandare, dirigire, e far crescere culturalmente e civilmente.
<<...Mi sa che mi è sfuggito il nome del sindaco?>> Non è vero! In realtà vorrei scorporare la persona che fa il sindaco dal suo ruolo istituzionale, perchè la persona che fa il sindaco attualmente è un ottimo e stimato professionista, una persona simpatica e bravo attore di teatro (vedi le commedie al vecchio cinema di Vairano), credo anche una persona onesta secondo i canoni e le leggi del terzo millennio. Quindi come privato cittadino senza padroni e padrini, come privato cittadino che ama il libero confronto tra persone oneste intellettualmente, come Donato Broccoli (e basta!) vorrei assolverlo in confessione e suggerire, se mi è permeso, quanto segue:

  • Rivedere le proprie idee sul borgo medievale ed impegnarsi per la sua ristrutturazione e trasformazione in chiave turistica. Il nostro borgo è bloccato almeno agli anni '80, quando si cantava "Vota Torre", e sicuramente era meglio tenuto negli anni '60 che oggi. Senza il ruolo fondamentale dell'Amministrazione nessuna festa medievale, anche se ben fatta in relazione alle risorse disponibili, può avere la giusta risonanza nazionale; senza l'opera dell'Amministrazione il borgo resta una cattedrale nel deserto. La visione turistica del borgo è un concetto ormai accettato e richiesto dalla maggior parte dei cittadini e dunque il sindaco è tenuto ad impegnarsi in tal senso con tutte le sue forze, fermo restando il rispetto per idee personali diverse. E' tenuto ad impegnarsi in tal senso perchè dirige una comunità e non il suo studio privato.
    Concentrare l'attenzione e le forze sul borgo medievale di Marzanello, ops, Vairano - Scusate è Vairano il borgo medievale per antonomasia e non capisco cosa abbia provocato questo lapsus in puro stile freudiano! - dovrebbe essere il primo compito di ogni Amministrazione Comunale che si rispetti. Nel dubbio una giusta valutazione costi benefici, che ogni buon padre di famiglia o economista dovrebbe fare, detterà in automatico l'obiettivo da scegliere e da perseguire.
  • Tenere pulite le strade e le nostre campagne. Eliminare discariche occasionali.
    Dare la possibilità ai cittadini di segnalare ai vigili urbani chi sporca le strade e riempie di immondizia le nostre campagne. I vigili agiranno poi con cautela e rispetto verso le persone segnalate.
    Ripulire le strade ad opera dell'Amministrazione Comunale (Sindaco e tutti i consiglieri), con grembiule, sacchetto e paletta personale, a mo' di azione dimostrativa per riprendere il controllo delle strade; ai suddetti consiglieri si aggiungeranno l'autore di questo articolo e tutti i cittadini che vorranno partecipare, con invito speciale per gli addetti della Protezione Civile. Per rendere la cosa simpatica si può organizzare una serata "Pizza e birra" per i partecipanti, pagata equamente dal 50% dei partecipanti che raccoglieranno (in termini di peso) meno rifiuti. Ipotizzando n partecipanti la spesa complessiva di (margherita e birra in bottiglia) divisa tra n/2 persone sarà sempre di 10 euro circa, qualunque sia il numero dei partecipanti (n maggiore di 1). Promuovere l'azione con un manifesto pubblico indicando una data opportuna.
    Successivamente costitutire un gruppo (associazione) di volontari per tenere pulito il paese: in pratica ogni cittadino attivo dovrebbe dedicare almeno 12 ore del suo tempo libero in un anno alla pulizia del paese o al controllo per tenerlo pulito e in ordine. Ipotizzando 500 famiglie si avrebbero a disposizione almeno 6000 ore di lavoro per ogni anno; i costi sono minimi e i benifici massimi, senza contare quelli ottenuti da un punto di vista dell'immagine.
  • Migliorare la qualità della vita di Vairano con una opportuna disinfestazione. E' ben noto che bisogna agire sulle larve, la guerra antilarvale consente di ridurre la quantità necessaria di insetticida e di agire in aree limitate.
  • Sistemare e curare le aiuole presenti nel territorio comunale. Un bel prato verde anche se non di qualità farà fare tutt'altra figura a questi spazi, verdi nella definzione teorica ma marroni nella realtà pratica.
  • Regolare i passi carrabili in modo che ogni proprietario possa finalmente tenere libero il passaggio davanti al proprio ingresso. Regolare i passi carrabili significa anche avere nuovi introiti nelle casse comunali e annullare una volta per tutte le liti tra proprietari e gli utenti della strada.
  • Sistemare la segnaletica stradale, eliminare quella inutile - vedi segnali per parcheggiare a tempo (30 minuti) in Vairano Patenora centro, soldi buttati senza benefici -, e installare nuovi segnali di pericolo ove necessario (vedi incroci lungo via Volturno, ecc.)
  • Dare la possibilità ai cittadini di segnalare ai vigili urbani vandali e pazzi scatenati in azione lungo le nostre strade cittadine. I vigili agiranno poi con cautela e rispetto verso le persone segnalate.
  • Regolare meglio il flusso degli stranieri e la loro permanenza in paese, informarli con un opuscolo dei propri diritti e doveri. Un dipendente comunale lo può predisporre in meno di un'ora, e però torna utile sia ai cittadini vairanesi che agli immigrati stessi.
    Favorire l'integrazione per i buoni lavoratori ed onesti cittadini provenienti da paesi esteri, espellere i disonesti o almeno tenerli sotto controllo. Tempo necessario non più di due settimane.
  • Sistemare e mettere in sicurezza alcuni edifici comunali pericolanti in piazza Santa Maria a Fratta, ripulire e sistemare meglio piazza Mercato. { Con piacere vedo alcune migliorie fatte a Piazza Garibaldi e a Via Santa Maria a Fratta, proprio mentre scrivo.)
  • Sistemare e rimettere in funzione tutte le fontane pubbliche esistenti a Vairano Patenora. Non ci vuole molto e però danno un'immagine più fresca e più bella di Vairano.
  • Suddividere il fondo (finanziamento) messo a disposizione degli organizzatori di feste e sagre del nostro comune nel seguente modo:
    1) 45/50% per la festa del patrono; in tal modo si darà nuovo slancio alla festa di San Bartolomeno.
    2) 30% per la festa di maggiore importanza (diversa San Bartolomeo e dalle feste strettamente religiose) del paese;
    3) 25/20% da suddividere equamente per le manifestazioni minori e patrocinate dal comune;
    4) Predisporre un fondo a parte per le società sportive.
  • Sistemare tutte le strade bucherellate come il formaggio senza dover aspettare donne vestite con raggi di sole.
  • Predisporre finalmente la piccola biblioteca comunale con annesso spazio ludico e culturale gratuito per i ragazzi. Possibillmente arricchirlo con un internet point.
  • Rendere fruibile il centro sportivo.
  • Creare degli appositi spazi per l'affissione dei manifesti pubblici in modo da eliminarli dalle mura di alcuni edifici locali, dai pali della corrente elettrica, dalle "scatole Telecom", ecc., e permettendo un abbellimento quasi naturale del paese. 
PS. Ho volutamente omesso piani regolatori, problemi legati alla rete idrica,  nuovi e grandi progetti fantasiosi perchè non facilmente attuabili, fermo restando il nostro modo di far politica, e mi sono limitato ad alcune indicazioni realizzabili con un minimo di buona volontà. Lo spirito che mi ha spinto a queste righe non è la critica per la critica, ma semplicemente il bene che voglio al mio paese e la convizione che ottenendo il bene del mio paese otterrò il bene anche per me stesso. Il viceversa, invece, non è vero e attiene più alle responsabilità e capacità personali che alla sfera di doveri del Sindaco.
<< E...e la tua idea della politica? >> Non mi sono dimenticato! Pertanto aggiungo, per ora, che secondo il mio parere  nei piccoli comuni si può fare a meno del modo di far politica come oggi s'intende e si attua, e regolare il tutto con un esperto e capace funzionario dello Stato, fermo restando le indicazioni dei cittadini (Comitato Sviluppo e Ammodernamento, CSA) e gli indicatori di crescita e di sviluppo forniti dal ministero. Si risparmierebbero un po' di soldi, saremmo tutti più disposti a collaborare con il CSA, vivremmo tutti più coerentemente con le nostre capacità, e non ci sarebbe la divisione tra i sostenitori della lista vincente, gli eletti nell'accezione biblica, e i sostenitori delle liste non elette, i dannati, con tutte le conseguenze del caso.
Insomma l'amicizia e la cooperazione avrebbero la meglio sull'egoismo dei gruppi di potere e il bene di Vairano sarebbe più tutelato.